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13 luglio

Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza 14/20 - Violenza di genere: sostegno alle vittime e trattamento dei colpevoli

Programma Diritti, Uguaglianza e Cittadinanza 14/20 - Violenza di genere: sostegno alle vittime e trattamento dei colpevoli

Priorità

Lo scopo del bando è quello di contribuire alla protezione e supporto delle vittime della violenza di genere e l’applicazione della legislazione in supporto delle vittime e del trattamento dei colpevoli di tale violenza. Viene inoltra incoraggiate attività volte a spronare le vittime a fare denuncia.

 

Victims of gender-based violence may include but are not limited to women and girls, refugees and migrants, people with disabilities, Roma, persons belonging to national, ethnic or religious minorities, LGBTI, elderly women, homeless women.

 

This call for proposals aims to contribute to the implementation of Directive 2012/29/EU establishing minimum standards on the rights, support and protection of victims of crime; Directive 2011/99/EU on the European Protection Order; and/or Regulation 606/2013 on mutual recognition of protection measures in civil matters. The access to justice strand of the Justice Programme covers a broader range of victims' rights linked to the implementation of the Directive 2012/29/EU establishing minimum standards on the rights, support and protection of victims of crime (hereinafter referred to as the "Victims' Directive") than this Daphne call.

 

Proposals shall complement the efforts of the EU in the area of support and rights of victims and combating gender-based violence. Applicants shall explain and demonstrate how their proposals are aligned with the respective EU policies and with the documents published by the European Commission.

 

Attività

  • Capacity building e formazione per professionisti, in particolare lo staff che fornisce supporto specialistico alle vittime della violenza di genere (attraverso rifugi o alter forme di alloggi sicuri ed accessibili, consiglio legale, consulenza medica e psicologica, help line, organizzazione di supporto per le vittime e le loro famiglie) o forniscono trattamenti per I colpevoli;
  • Capacity-building e formazione in relazione ad un genere specifico e, se rilevante, questioni specifiche ai bambini, in particolare per i professionisti (polizia, avvocati, insegnanti, medici, staff di help line, datori di lavoro) che per primi entrano in contatto con le vittime della violenza di genere in modo che siano in grado di affrontare in maniera più efficiente i bisogni delle vittime, compresa la segnalazione della violenza a servizi di supporto più specialistici;
  • Programmi si supporto specifici indirizzati in particolare ad alcune delle vittime più vulnerabili alla violenza di genere, come rifugiati, migranti, persone con disabilità, rom, persone appartenenti a minoranze nazionali, religiose ed etniche, LGBTI, donne anziane e senza tetto;

Per quanto riguarda le vittime della violenza di genere e del trattamento dei colpevoli:

  • mutual learning, identificazione e scambio di buone pratiche, sviluppo di metodi di lavoro, compresi metodi di deferimento trasferibili ad altri paesi partecipanti e la loro applicazione pratica;
  • Attività di sensibilizzazione, formazione e condivisione di buone pratiche tra i professionisti e/o servizi di supporto sui diritti delle vittime della violenza di genere e sulla protezione (compresi gli ordini di protezione interni e la loro possibile estensione a livello europeo sulla base della Direttiva 2011/99/EU e del Regolamento 606/13) ed il supporto disponibile e sui metodi innovativi di protezione (per esempio utilizzando nuove tecnologie)
  • Con riguardo alla Direttiva 2012/29/EU, I progetti non devono valutare la trasposizione delle clausole della Direttiva nelle leggi nazionali, ma devono focalizzarsi concretamente su come la Direttiva viene applicata nella pratica per le vittime della violenza di genere (per esempio: trattamento delle vittime nelle stazione di polizia e da altre persone venute in contatto con loro, accesso all’informazione sui propri diritti e sul caso, accesso a servizi di supporto specializzato, diritti di protezione in accordo ai propri bisogni).

 

Per quanto riguarda gli strumenti di riconoscimento reciproco delle ordinanze di protezione (Direttiva 2011/99/EU e Regolamento EU 606/2013), priorità sarà data a quelle iniziative (sensibilizzazione, formazione e condivisione di buone pratiche) che contribuiscono ad assicurare quelle misure di protezione legalmente disponibili nei Paesi Membri che sono applicate ed imposte nella pratica.

 

L’obiettivo principale delle proposte deve essere quello di migliorare direttamente la protezione delle vittime di violenza, il loro supporto e/o l’adempimento della legislazione a supporto delle vittime in linea con la legge europea, e servire a integrare al meglio tutte le agenzie e gli esistenti sistemi.

 

I progetti devono includere agenzie multiple e, dove la fornitura del servizio coinvolge autorità governative o agenzie statali o altre entità incaricate dal governo, tali progetti devono includere un impegno formalizzato da parte delle agenzie governative nella forma di una dichiarazione di partner (associato) che ne descriva il coinvolgimento. Questi aspetti saranno tenuti in considerazione nella valutazione della qualità della proposta.

 

Attività come lo sviluppo di materiale, la mappatura di materiali esistenti o ricerche devono costituire component minime delle proposte. Se inclusi, questi devono essere giustificati e portare ad applicazioni o interventi pratici. Le proposte devono essere basate su un approccio empirico e basarsi su conoscenze e ricerche esistenti. Lo stabilimento di rifugi o altre infrastrutture non deve costituire l’obiettivo principale del progetto. Il progetto dovrebbe invece concentrarsi di più su attività di capacity building o sullo sviluppo di nuovi metodi e meccanismi, e l’integrazione dei componenti del sistema in modo da assicurare la sostenibilità del progetto dopo la sua chiusura.

 

 

Ammissibilità

Coordinatore e partner devono essere organizzazioni pubbliche o private o organizzazioni internazionali. Le organizzazioni con scopo di lucro sono ammissibili, ma devono presentare domanda in partnership con organizzazioni no-profit o entità pubbliche.

I paesi eleggibili sono: paesi membri dell’Unione Europea ed Islanda.

I progetti devono essere transnazionali, includendo quindi almeno 2 organizzazioni provenienti da 2 paesi eleggibili.

 

Contributo

Il contributo minimo richiesto è di EUR 75,000. Il contributo comunitario coprirà fino al massimo fino all’80% dei costi ammissibili.

 

Scadenza

08/03/2017, ore 17:00 Bruxelles

 

Durata

La durata massima del progetto è di 24 mesi.

 

Modalità e Procedura

Il progetto dovrà essere inviato tramite l’Electronic Submission System del Portale dei Partecipanti sviluppato per i programmi di ricerca Horizon2020.

Le organizzazioni partecipanti dovranno avere un account ECAS e munite di PIC.

 

Altri Documenti

Allegato 4 – Se il progetto prevede il contatto diretto con bambini, il coordinator deve descrivere e presentare la propria politica di protezione e salvaguardia dei bambini. Tale documento deve includere standard a copertura di 4 aree principali: (1) politica, (2) persone, (3) procedure, (4) responsabilità.

Allegato

13/lug/2016
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