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13 luglio

Programma Giustizia 14/20 - Prevenzione della radicalizzazione che conduce al terrorismo e all'estremismo violento

Programma Giustizia 14/20 - Prevenzione della radicalizzazione che conduce al terrorismo e all'estremismo violento

Priorità

Lo scopo del bando è di implementare azioni incluse nell’Agenda Europea sulla Sicurezza. Priorità sarà data alle seguenti azioni:

1.programmi di de-radicalizzazione/disimpegno/riabilitazione nelle prigioni.

I progetti dovranno essere su misura per prevenire la radicalizzazione violente ed il reclutamento di terroristi. Le azioni proposte dovranno idealmente essere basate o replicare programmi e modelli esistenti di successo per tale scopo ed essere adattati alle circostanze locali o nazionali ed i bisogni degli invidi coinvolti. I progetti possono includere uno o una combinazione dei seguenti elementi:

  • Sviluppo di strumenti per valutazioni di rischio e strumenti per rivelare segni precoci di radicalizzazione tra detenuti, e rafforzamento dello scambio di informazioni tra le amministrazioni delle prigioni ed i vari attori nel sistema di giustizia penale;
  • Coinvolgimento e formazione di rappresentanti religiosi, lavoratori sociali e consulenti nelle prigioni;
  • Rendere possibile un ambiente carcerario sicuro al fine di operare programmi di riabilitazione e reintegrazione effettivi per evitare rischi di radicalizzazione o reclutamento in gruppi terroristici, con opportuna attenzione al livello di rispetto ed interazione tra lo staff delle prigioni ed i detenuti;
  • Preparazione alla scarcerazione e programmi durante la libertà vigilata o successivi alla scarcerazione per promuovere la reintegrazione di individui a rischio di radicalizzazione o aperti al disimpegno;
  • Sviluppo di un approccio che coinvolga più agenzie per un efficiente implementazione e follow-up dei programmi di de-radicalizzazione/disimpegno/riabilitazione;
  • Valutazione dei programmi di de-radicalizzazione/disimpegno/riabilitazione nelle prigioni (nuovi o già esistenti).

 

2.Strumenti di valutazione dei rischi per la magistratura.

Le Conclusioni del Consiglio esortano gli Stati Membri a considerare misure alternative o addizionali per prevenire, per quanto possibile, la radicalizzazione ed il reclutamento di terroristi in prigione. Queste misure possono includere, quando appropriato, misure alternative o addizionali di azioni penali e/o detenzione in tutti gli stadi della procedura, tra i quali la riabilitazione, includendo come condizione per la libertà vigilata e la sospensione delle pene carcerarie. Per rendere possibile alle autorità giudiziarie nazionali di determinare le misure appropriate, le azioni proposte devono sviluppare strumenti di valutazione del rischio che devono essere basati su un approccio individuale ad includere la possibilità di una rivalutazione del rischio ad intervalli regolari, tenendo anche in opportuna considerazione questioni di sicurezza anche pubblica. Le azioni possono anche includere uno o una combinazione dei seguenti elementi:

  • Mettere in atto strumenti di valutazione del rischio (nuovi o già esistenti) preferibilmente utilizzando un approccio olistico e multidisciplinare, comprendendo, quando appropriato, la condivisione di informazioni significative con le autorità di pubblica sicurezza, polizia e servizi giudiziari e, quando applicabile, con le autorità locali ed i lavoratori sociali; ciò può essere fatto con la costituzione di entità multidisciplinari o metodi di lavoro o assicurando che il follow-up dei vari casi sia effettuato in maniera integrata;
  • Valutazione degli strumenti di valutazione del rischio (nuovi o già esistenti) e del loro utilizzo pratico

3.Formazione per professionisti (in particolare le autorità di gestione delle carceri e lo staff delle prigioni, ufficiali di libertà vigilata, pubblici ministeri, cappellani/imam delle prigioni, consulenti) coinvolti ad in contatto con gli estremisti radicalizzati e violenti o coloro a rischio di radicalizzarsi, in maniera prolungata e multidisciplinare. I programmi di formazione devono usare e/o replicare, per quanto possibile, il supporto, strumenti e materiai disponibili a livello europeo ed internazionale al fine di evitare la duplicazione basarsi sulle buone pratiche esistenti. Attenzione particolare sarà data all’uso di strumenti di valutazione del rischio, l’implementazione di programmi di de-radicalizzazione/disimpegno/riabilitazione, l’uso di alternative alla detenzione, consulenza e sviluppo di narrative contrarie alle idee violente e radicali. Programmi di formazione possono essere offerti utilizzando una varietà di metodi (corsi tradizionali, webinar, scambio di staff per capacity building, visite di studio, ecc.). I beneficiari devono condividere e disseminare i materiali di formazione a livello europeo ed internazionale.

 

 

Attività

Le attività finanziabili sono:

  • mutual learning, scambio di buone pratiche, sviluppo di metodi di lavoro trasferibili ad altri paesi, inclusi quelli che non partecipano al presente bando;
  • scambio e disposizione di informazioni e sviluppo di strumenti di informazione;
  • capacity building per professionisti;
  • attività di formazione;
  • facilitazione della cooperazione tra autorità competenti ed altre agenzie o organizzazioni che entrano in contatto con le vittime come professionisti legali o fornitori di servizi (inclusi network multidisciplinari a livello internazionale, nazionale, regionale o locale);
  • attività analitiche, come la raccolta dati e la creazione di database, sondaggi, attività di ricerca, valutazioni ecc.;
  • attività di disseminazione e sensibilizzazione.

 

I beneficiari devono condividere I risultati del progetto e le buone pratiche a livello Europeo e contribuire alla discussione su come prevenire al meglio la radicalizzazione.

 

 

Ammissibilità

Coordinatore e partner devono essere organizzazioni pubbliche o private o organizzazioni internazionali. Le organizzazioni con scopo di lucro sono ammissibili, ma devono presentare domanda in partnership con organizzazioni no-profit o entità pubbliche.

In caso di progetti transnazionali, almeno 2 organizzazioni da 2 paesi eleggibili sono necessarie.

I paesi eleggibili sono: paesi membri dell’Unione Europea, ad eccezione di Danimarca e Regno Unito. 

 

Contributo

Il contributo minimo richiesto è di EURO 75,000. Il contributo comunitario coprirà fino al massimo fino all’80% dei costi ammissibili.

 

Scadenza

15/11/2016, ore 17:00 Bruxelles

 

Durata

La durata massima del progetto è di 24 mesi.

 

Modalità e Procedura

Il progetto dovrà essere inviato tramite l’Electronic Submission System del Portale dei Partecipanti sviluppato per i programmi di ricerca Horizon2020.

Le organizzazioni partecipanti dovranno avere un account ECAS e essere munite di PIC. 

Allegato

13/lug/2016
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